Quando passa, altrettanto di dovere, côté Hitchcock le cose gli si guastano. Un po' come capita alla sua famiglia-ovviamente-modello, i Peyton: dal momento in cui, per accudire al loro ultimo nato, ingaggiano una bambinaia levigato biondo; che già da lontano si capiva che era fatta per presentare da Berlusconi. Non è proprio nurse, infatti: ma è la vedova di un ginecologo che si è appena suicidato. In seguito ad una denuncia della signora Peyton: palpeggiamenti impropri.

Tanto per chiarire subito ai più distratti che la nostra non è in vacanza premio, Hanson ce la mostra subito con un cuscino in mano, mentre si avvicina subdolamente al neonato in frigne. È solo un falso allarme, anche perché siamo soltanto a dieci minuti dall'inizio: ma il tono è dato.

E da quel momento non si tratta tanto di sapere come andrà a finire. Ma di prevedere - con, ahimè, infallibile precisione - quale schemino, quale situazione da antologia del genere, il nostro regista metterà in atto.

Ergo: exit terrore, suspense nonché buonsenso. Rimane solo il consueto elogio alla famiglia: che salvi il dollaro e già che c'è anche Bush.